Comitato Giacomo Cis Onlus

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la ponale


Le "zette"


Il piano carreggiabile era pavimentato con una massicciata di sassi ricoperti con ghiaia. Il transito continuo di carri con carichi anche superiori ai 50 q. rendevano tale ghiaia in polvere e perciò doveva venire sostituita ogni anno.
Nel corso dei vari decenni furono eseguite a più riprese opere di sistemazione quali ingenti scavi di roccia, allargamenti, muri di sostegno e di parapetto per portare quasi ovunque la larghezza della strada a metri 5.50; il parapetto iniziale fu un muretto di sassi e malta dell'altezza di soli 80 cm., sostituito poi, a tratti, con pilastrini sempre in pietre e malta collegati da due putrelle in ferro.
L'allargamento del raggio di curvatura delle "zette" venne diretto dal tecnico provinciale Rossaro mentre i successivi allargamenti dal tecnico Ottone Fontana.