Giacomo Cis e la strada del Ponale
Giacomo Cis era nato a Bezzecca il 12 giugno 1782 da Giacomo di Giacomo, agiato commerciante, ed Elisabetta Santolini “Moret” di Tiarno di Sotto. Entrato in attività sotto l’azienda paterna, la trasformò ben presto ampliandola in un vasto interscambio di vari prodotti commestibili e legnami sui mercati di Riva, Giudicarie e, più tardi, con l’Italia e l’estero. Tale occupazione, condotta con ottima capacità imprenditoriale, gli procurò lauti guadagni che egli seppe bene amministrare, nonostante i continui spostamenti lungo le antiche vie di comunicazione di allora, lunghe, disagevoli, difficili ed anche pericolose.
Maturato che ebbe una tranquillità finanziaria, consolidata la sua situazione familiare con lo sposalizio nel 1808 con la nobile contessina Gioseffa dei conti Pompeati di Trento, Giacomo Cis, forse anche per la mancanza di un erede diretto, pensò bene in età matura di dedicare le sue capacità economiche, imprenditoriali, benefiche per il bene della sua valle: tra tutte le sue opere, quella per cui è ricordato è sicuramente la strada del Ponale. Infatti fece predisporre, sostenne, sollecitò, suggerì e ideò tale progetto che avrebbe tolto per sempre la valle di Ledro da quell’isolamento secolare cui era stata costretta per la mancanza di strade carrozzabili con Riva, l’Alto Garda ed il resto del Trentino. I lavori ebbero inizio il primo febbraio 1848 e quando si stavano dando gli ultimi colpi di piccone, il 3 gennaio 1851, l'ideatore di questa via morì. Poco dopo la sua morte la strada fu ultimata e aperta al pubblico.