Uomini ed armi sui due fronti della Prima guerra mondiale: il fronte austroungarico….ed il fronte italiano
Nel settore Ponale-Rocchetta l’esercito italiano avanza dopo la presa del Monte Palone in Val di Ledro già nell’ottobre 1915, conquistando Pregasina (13 ottobre), il monte Nodic e tutta la riva sinistra del ledrense, compreso Tiarno, Concei ed il Monte Vies, dopo che tre mesi prima era stato distrutto a colpi di mina la centrale idroelettrica “Riva” alla foce del torrente Ponale. A partire dall’inizio del 1916, la guerra non è più di movimento ma di posizione, con inutili tentativi di logoramento del campo avverso. Così è per la “battaglia di Riva” che si protrae per la primavera del ’16 dal corso del Ponale verso lo Sperone e la Rocchetta, senza alcun risultato, a parte la conquista del trincerone a quota 467 metri. Lo scontro si allarga anche verso Riva lungo la strada del Ponale fino ad avvicinarsi alle gallerie dov’era posizionata la Tagliata del Ponale, senza ottenere per altro risultati nonostante l’aiuto dei cannoni sull’Altissimo, di un dirigibile che scaricò delle bombe sulla Rocchetta e di idrovolanti partiti da Desenzano.