Le "zette"
Il piano carreggiabile era pavimentato con una massicciata di sassi ricoperti con ghiaia.
Il transito continuo di carri con carichi anche superiori ai 50 q. rendevano tale ghiaia in polvere e perciò doveva venire sostituita ogni anno.
Nel corso dei vari decenni furono eseguite a più riprese opere di sistemazione quali ingenti scavi di roccia, allargamenti, muri di sostegno e di parapetto per portare quasi ovunque la larghezza della strada a metri 5.50; il parapetto iniziale fu un muretto di sassi e malta dell'altezza di soli 80 cm., sostituito poi, a tratti, con pilastrini sempre in pietre e malta collegati da due putrelle in ferro.
L'allargamento del raggio di curvatura delle "zette" venne diretto dal tecnico provinciale Rossaro mentre i successivi allargamenti dal tecnico Ottone Fontana.